Nelle province di Siena e Pisa, tra colli verdi storicamente contesi tra potenti signorie locali, sorgono ancor oggi intatti numerosi borghi.
Il più celebre a livello mondiale è senza dubbio San Gimignano, che cattura l’attenzione già da lontano, con le sue sette torri che spezzano il tratto dolce e senza fine del profilo dei colli senesi.

Appena fuori dalle mura troverete diversi parcheggi a pagamento dove lasciare l’auto. L’ingresso al borgo è dei più teatrali; vi si accede infatti da aperture della cinta muraria della città. Una volta dentro, San Gimignano è un reticolo di viuzze conservate alla perfezione. La via principale, che conduce alla piazza cittadina, è costellata da botteghe e negozi che vendono prodotti locali, pelletteria, souvenir.
Indubbiamente complice il mese della mia visita, agosto, San Gimignano mi ha lasciato la stessa sensazione che ho quando cammino lungo Strada Nuova a Venezia, una bella Disneyland. Tuttavia scostandosi appena dai camminamenti principali si cambia subito aria; silenzio e pietra. In questa diversa cornice cittadina cercate la bottega del Bertelli.

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Da Bertelli da tempo immemore si mangia un panino con soli tre possibili ingredienti; salame toscano, finocchiona e pecorino, toscano anch’esso. L’oste consiglia di accompagnare con la Vernaccia, un fresco vino bianco tipico di San Gimignano.
La cosa bella, oltre al piacere culinario, è che se si entra qui in un momento di tranquillità si possono fare grandi chiacchierate col Bertelli, che in un toscanaccio che non sempre ho saputo capire, ci ha raccontato la sua storia e quella di San Gimignano.

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Voglio appuntare anche un’altra bottega di questa città. Si chiama Oibó ed è un atelier di una giovane ragazza che realizza pezzi di arrendamento unici riutilizzando oggetti di tutti ingiorni quali pentole e posate o materiale di recupero. Su una parete poi, sono esposti tutti i disegni e gli schizzi che lei ha fatto nel corso della progettazione dei complementi d’arredo. Il suo sito è oiboredesign.wix.com/oibo-redesign.

A circa 20 km da San Gimignano, entrando nella provincia di Pisa, si trova Volterra. Si tratta di un altro borgo perfettamente conservato, tra mura massicce, forti, con torrioni grandi, che intimidiscono. Ma una volta che vi sarete avvicinati il panorama sarà dei più dolci.
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Passeggiare per Volterra è un vero piacere. È un borgo sicuramente conosciuto a livello turistico, ma in cui comunque i flussi di forestieri si amalgamano bene con chi a Volterra ci vive da sempre. È cosi che ci siamo trovati a bere una birra fatta da giovani mastri birrai della città seduti affianco ad alcune simpatiche vecchiette che prima erano due, poi tre, poi dieci, e che si ritrovavano in piazza quando finalmente al calar del sole la temperatura iniziava a rendersi piacevole.

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Abbiamo cenato da La Carabaccia, in piazza XX Settembre e vi consiglio di fare lo stesso. È un posticino molto carino nell’arredamento, che propone due primi e due secondi che cambiano ogni giorno. Il prezzo è modico e il gusto è veramente piacevole.

Tra le colline Toscane sono innumerevoli i borghi che come San Gimignano e Volterra conservano gelosamente, nelle loro pietre, tra le loro strade cinte da mura, un’aria magica, di quiete e di passato. Non ci resta che seguire il sinuoso profilo delle strade, tra ulivi e cipressi, lasciandoci guidare verso la prossima destinazione.

Dischi ascoltati
Ramones, Rocket to Russia

Libri letti
W. Golding, Il Signore delle Mosche

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