Ischia… isola verde. Un panettone nel golfo di Napoli ricoperto da crema al pistacchio, come quelli che mi porta mia zia milanese a Natale.
Ischia è davvero un’isola verde, la cui vita estiva e non solo si concentra sulla costa circolare.
Dalle sue spiagge escono spesso e volentieri fumarole e fonti termali, un vero toccasana per il corpo e per lo spirito, ma andiamo con ordine.

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Come arrivare
A Ischia si arriva dal porto di Napoli prendendo un traghetto o un aliscafo, diretto o con scalo a Procida. Il costo è contenuto (può variare in base alla vostra scelta tra la decina e la ventina di euro) e le navi salpano frequentemente.
Una volta sbarcati, potete viaggiare attraverso l’isola con le linee d’autobus che la servono, principalmente le due che costeggiano le spiagge in senso orario e antiorario.
Tuttavia, il mezzo migliore per muoversi è sicuramente lo scooter. I noleggi di motorini e auto sono numerosissimi, tuttavia in alta stagione lo sono altrettanto le richieste quindi se avete occasione prenotate prima il vostro scooter. Non abbiate timore di perdere una buona offerta perchè i prezzi sono tutti uguali; 25 euro al giorno.

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Le spiagge
Ischia offre un numero abbastanza elevato di spiagge da visitare, cominciamo dalle mie preferite.
Su tutte per me vince la spiaggia dei Maronti, a sud dell’isola.
Si può raggiungere scendendo da Barano o arrivando fino a Sant’Angelo (un antico borgo di pescatori, oggi luogo di turismo fatto di piccole boutique piuttosto che da negozi di souvenir) e poi usufruendo di un servizio di taxi boat che con 1.50 euro vi porta alla spiaggia. In alternativa esiste anche una passeggiata pedonale, molto panoramica ma sconsigliabile nelle ore centrali della giornata.
Lunga, sabbiosa, spaziosa, la spiaggia dei Maronti è estremamente rilassante e il sole resta fino al tramonto.

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Per la pausa pranzo vi consiglio di provare la Taverna Pietro e Paolo, a qualche centinaio di metri dalla spiaggia, si raggiunge per una stradina sterrata che sale (dalla spiaggia trovate i cartelli). Il locale è scavato all’interno della roccia ed è a conduzione familiare da diverse generazioni. Anche se così dovrete aspettare qualche tempo in più per rituffarvi nel Tirreno, non fatevi scappare un piatto di spaghetti ai frutti di mare.

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Vicinissimo alla spiaggia dei Maronti, per la verità la fermata precedente del taxi boat, c’è Fumarole.  Come dice il nome stesso, in questa spiaggia l’attività vulcanica dell’isola fa si che qui il vapore caldo fuoriesca all’esterno e che la sabbia sia in certi punti talmente calda che è uso cucinare pollo, patate e uova interrandoli avvolti nell’alluminio!
Un altro luogo in questa zona in cui potrete godere dell’attività vulcanica sopra la quale si erge pacifica Ischia è la baia di Sorgeto, sempre nella zona di Sant’Angelo-Maronti.
Qui, una volta arrivati, proprio a lato dell’ingresso di una struttura turistica (non ricordo se camping o termale) si scende per una scala che porta al mare. A Sorgeto gli scogli hanno formato delle piccole piscine naturali in cui si mischia l’acqua fredda che arriva dal mare aperto con l’acqua calda che arriva dalla roccia. Potete scegliere in quale vasca immergervi in base alla temperatura desiderata. Una volta accomodati, guardando verso il mare aperto, vedrete una schiera di granchi neri che si posizionano all’estremità delle rocce di Sorgeto e si godono il panorama.

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Spostandoci a nord dell’isola vi è la seconda più bella spiaggia di Ischia, la spiaggia di San Montano. È una piccola baietta con acqua limpida e calma. Il fondale si abbassa lentamente e questo permette di allontanarsi dalla costa più del solito continuando a ‘toccare’; grazie a questa caratteristica in acqua si crea un po’ meno affollamento.
Se siete da queste parti vale la pena di rinunciare a qualche ora di sole per visitare i Giardini della Mortella.

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I “Giardini del mirto”, nella tradizione dialettale napoletana, sono stati creati dal compositore britannico William Walton (1902 – 1983) e da sua moglie argentina Susana, che abitò qui e si occupò del giardino fino alla sua scomparsa (2010).
“I coniugi Walton si trasferirono a Ischia nel 1949, quando l’isola era ancora poco popolata e poco nota ai turisti. Con l’aiuto dell’architetto paesaggista Russel Page crearono La Mortella partendo da una colata di roccia lavica che non sembrava promettere molto: solo per completare la prima fase della sistemazione del giardino ci vollero 7 anni.” (Rought Guides)

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Oggi La Mortella è un giardino enorme e meraviglioso, creato in un percorso in salita e in discesa che si rivela essere un viaggio intorno al mondo; dal lago di fiori di loto con pagoda giapponese da cui osservare la cima del Monte Epomeo in una serenità rara, alla serra in pietra dedicata al sole con gusti e suggestioni sudamericane, alle enormi agavi messicane, per tornare ai bambù cinesi e finire con gli alberi dal tronco pungente dell’Africa, senza dimenticare di passare ad ammirare la gigante ninfea amazzonica, per inciso, la più grande ninfea d’acqua del mondo. Onestamente, se vivessi qui come per tanto tempo hanno fatto i Walton nella casa che ancora oggi si può ammirare, non uscirei mai, se non forse per rispondere al richiamo del mare che si vede dai punti più alti del giardino.

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Consiglio di dedicare alla visita non meno di 2 ore; i giardini sono aperti, tra aprile e novembre, martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 9 alle 19, non tutti i giorni quindi fate attenzione. Il costo dell’ingresso è di 12 euro. In estate in alcune serate si tengono dei concerti nel meraviglioso scenario del teatro greco costruito all’interno del giardino, dopo le 19. Nel biglietto, in questo caso di 20 euro, è compresa la visita.

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Un’altra spiaggia che consiglio, comoda soprattutto perché si trova a Forio e vi si accede facilmente dalla strada principale, è la spiaggia della Chiaia che poi continua tutto sommato senza grandi differenze nella spiaggia di San Francesco. Sono spiagge tranquille senza pretese, classiche, lunghe e quindi spaziose e con un bel mare ischitano.

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Sempre vicino a Forio, ma dalla parte opposta, troverete spiaggia della Cava dell’isola e spiaggia della Chiaia. Devo premettere che non ho apprezzato ne la prima ne la seconda.
Andando con ordine, spiaggia Cava dell’isola è stata oggetto di un deturpamento da parte dell’uomo, quel solito uomo che a furia di voler costruire, devasta il paesaggio.
Sono sicura che questa spiaggia un tempo fosse un gioiellino. Oggi purtroppo è minuscola e, quantomeno a luglio, decisamente troppo affollata.
Mi è però stata consigliata calorosamente dai miei padroni di casa e quindi credo che, magari in un altro momento dell’anno, possa ancora mostrare il fascino di un tempo.
Per spiaggia della Chiaia ho parole analoghe, togliendo quelle circa il deturpamento da parte dell’uomo, quindi andateci, ma non a fine luglio.

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Infine, la spiaggia di Cartaromana, che non riesco assolutamente a salvare, se non per la meravigliosa vista che da qui si ha sul Castello Aragonese. Minuscola, raggiungibile in taxi boat, alle ore 16.00 il sole se ne va. Personalmente, l’ho visitata alla ricerca dei resti romani in una battuta di snorkeling. Avevo letto di questa possibilità in una guida ma aimè, non ho trovato né resti né qualcuno che mi sapesse dare delle indicazioni in merito.

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La Festa a Mare agli scogli di Sant’Anna
Se come me avete la fortuna di capitare a Ischia il 26 luglio, non perdetevi la Festa a Mare agli scogli di Sant’Anna. Amatissima e piacevolmente affollata, la festa di svolge a Ischia Ponte dalle 21.00 circa.
Consigliatissimo è arrivare almeno due ore prima muniti del necessario per bivaccare; in questo modo potrete trovare un buon posto in cui stare per ammirare la sfilata delle barche, tra uno stuzzichino e un bicchiere di vino.
La festa funziona più o meno così; dal Castello Aragonese partono quattro barche trasformate in carri allegorici per l’occasione, una per ogni concorrente alla gara (Ischia, Casamicciola, Lacco Ameno e Procida).
A turno, le barche sfilano davanti agli spettatori ammassati sul ponte che collega il Castello all’isola e, una volta giunti nei pressi della riva di Ischia Ponte, davanti alla giuria, il carro si ferma e i suoi passeggeri inscenano uno spettacolino fatto di danze, musiche, colori luminosi ed illusioni.
Poi, rifanno il percorso inverso ma guardando verso il mare aperto (e non verso il ponte pedonale) dove si esibiscono per le numerosissime persone che sono accorse dal mare in barca per la manifestazione.
Morale: se non siete così fortunati da poter assistere alla Festa di Sant’Anna da una barca (anche se siete turisti potete godere di questa possibilità per 25 euro), cercate di mettervi sul ponte pedonale il più possibile vicini alla città, altrimenti degli spettacoli non vedrete nulla (come, aimè, me). Pare che vinca sempre Procida.
Una volta conclusa la gara di barche, il Castello Aragonese diventa il protagonista di giochi pirotecnici e di luci che lo fanno sembrare incendiato; uno spettacolo meraviglioso da non perdere, seguito da fuochi d’artificio.

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Forio la sera
Come passare le vostre serate a Ischia? Beh, io posso parlarvi di Forio dove pernottavo in un appartamento arroccato nelle viuzze volutamente labirintiche per scampare agli attacchi dei saraceni.
A Forio bisogna assolutamente andare a vedere il tramonto alla Chiesa della Madonna del Soccorso. Una chiesetta bianca, quasi spagnola, che si staglia in questo cielomare-marecielo in cui una palla rossa lentamente scende e scende, tocca l’orizzonte, e in un pluf che dura un battito di ciglia.. sparisce nel mare. Uno dei tramonti più belli che io abbia mai visto.

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A forio la sera si può passeggiare per le vie del centro. Per bere qualcosa vi consiglio due posti.
Il primo è l’enoteca Pietratorcia: piccolo, pochissimi posti, ottimo vino e si può mangiare anche qualche piatto.
Il secondo è un chioschetto di legno sulla via principale in cui una signora tedesca almeno al 50% (credo) vende frullati e centrifughe, che se lo desiderate possono essere trasformati in freschissimi cocktail alcolici alla frutta.
Per stuzzicare invece, ma questo è un consiglio per i più disparati orari del giorno, non perdete una piccola friggitoria in cui due nonnini preparano il ben di Dio; il nome non lo so, ma dalla piazzetta di Forio, dove c’è la fontana, scendete verso il mare per la via principale e dopo 200m sulla destra la vedrete.
Ah, un must per cominciare bene la giornata o per chiuderla dopo una bella serata è, verso Ischia Porto, la tappa cornetto alla nutella al bar Calise.

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